Premio UBU 2010 a Francesco Colella


Premio UBU 2010 a Francesco Colella
come miglior attore non protagonista in "Dettagli".
Fieri!

Ubu è il premio più importante di teatro in Italia, un appuntamento irrinunciabile che da vent'anni, tra intuizioni e provocazioni, segnala gli avvenimenti fondamentali dello spettacolo teatrale.

È stato fondato nel 1979 da Franco Quadri (Milano 1937), critico (prima su "Sipario", poi su "Panorama" e ora su "la Repubblica"), saggista ( L'avanguardia teatrale in Italia , Idea di un teatro diverso ) e traduttore (tra gli altri Come è di Beckett, anche adattamento, per i Magazzini;Tango barbaro di Copi). Il premio, i primi anni, si occupava anche di cinema e di lirica e lo coordinava, insieme al suo ideatore, Gianni Buttafava, uno dei personaggi più amati e colti del giornalismo culturale del tempo, prematuramente scomparso nel 1990. Dalle preferenze di una scelta giuria di addetti ai lavori nascevano i premi annuali che nel primo numero, per la stagione 1977-78, furono assegnati a Le baccanti di L. Ronconi e G. Aulenti, a M. Fabbri come attrice della medesima tragedia e a C. Bene come attore del suo Riccardo III ed a altri; per il cinema, aEcce Bombo di N. Moretti e a Quell'oscuro oggetto del desiderio di L. Buñuel come film straniero, e così via; la lirica era esclusa dalla competizione. In seguito la rivista annuale e il relativo premio si indirizzarono solo al teatro, continuando a segnalare le rappresentazioni e le regie più significative: il Ronconi di Spettri , 1981; de Le due commedie in commedia , 1984; di Ignorabimus, 1985; di Dialoghi delle Carmelitane , 1987; de Gli ultimi giorni dell'umanità , 1990, e del gaddianoPasticciaccio , 1995; il Carmelo Bene di Otello (da Shakespeare) , 1978 e di Macbeth , 1982; il Massimo Castri di Rosmersholm e Così è (se vi pare) , 1979; delle Trachinie , 1983; de Il ritorno dalla villeggiatura e La ragione degli altri , 1997; il Cobelli della Turandot , 1980 e di Troilo eCressida , 1992; il Tiezzi di Genet a Tangeri , 1983 e di Come è , 1986; il Leo de Berardinis di Ha da passà `anuttata , 1989 e de I giganti della montagna , 1992; il Cecchi di Finale di partita , 1994; e molti altri. Dopo due decenni di puntuale presenza, di attento reperimento di quanto di più vivo accada sulla scena italiana ed europea, P.U. come premio e "Il Patalogo" come rivista-annuario hanno finito col costituire un punto di riferimento per tutti coloro che si interessano di teatro, unico nel suo genere non solo in Italia ma anche in Europa. Quasi contemporaneamente al "Patalogo", e nominandola per conseguenza "Ubulibri", Quadri ha fondato e diretto una casa editrice, specializzata in pubblicazioni di testi e di saggi teatrali e cinematografici, soprattutto di autori contemporanei.
Tratto da: delteatro.it

La consegna dei premi avverrà il 13 Dicembre al Piccolo Teatro di Milano.

Ecco tutte le candidature:

Spettacolo dell’anno
Finale di partita di Samuel Beckett (Massimo Castri, Ert-Emilia Romagna Teatro, Teatro di Roma, Fondazione Teatro Metastasio)
Scene da Romeo & Giulietta da William Shakespeare (Federico Tiezzi, Fondazione Teatro Metastasio – Stabile della Toscana)
Amleto da William Shakespeare (Maria Grazia Cipriani, Teatro del Carretto)
L’ingegner Gadda va alla guerra da Carlo Emilio Gadda e William Shakespeare (Giuseppe Bertolucci, esplor/azioni)
Roman e il suo cucciolo di Reinaldo Povod, ad. di Edoardo Erba (Alessandro Gassman, Teatro Stabile d’Abruzzo, Società per Attori, Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni)
Regia
Massimo Castri (Finale di partita di Samuel Beckett)
Armando Punzo (Alice nel Paese delle Meraviglie - Saggio sulla fine di una civiltà da Lewis Carroll)
Carmelo Rifici (Dettagli di Lars Norén)
Scenografia
Guido Buganza (Dettagli)
Andris Freibergs (Le signorine di Wilko)
Cikuska (La stanza)
Attore
Fabrizio Gifuni (L’ingegner Gadda va alla guerra)
Alessandro Gassman (Roman e il suo cucciolo)
Saverio La Ruina (La borto)
Attrice
Francesca Mazza (West e ciclo di O/Z)
Mariangela Melato (Il dolore)
Federica Fracassi (La corsia degli incurabili)
Arianna Scommegna (Cleopatràs)
Attore non protagonista
Francesco Colella (Dettagli e Il mercante di Venezia)
Arturo Cirillo (Otello)
Roberto Latini (L’uomo dal fiore in bocca Scene da Romeo & Giulietta)
Attrice non protagonista
Melania Giglio (Dettagli)
Bruna Rossi (Il mercante di Venezia)
Ida Marinelli (Angels in America. Seconda parte: Perestroika)
Nuovo attore o attrice (under 30)
Giovanni Anzaldo
Marta Cuscunà
Eva Geatti
Camilla Semino Favro
Migliore novità italiana (o ricerca drammaturgica)
La borto di Saverio La Ruina
La casa di Ramallah di Antonio Tarantino
La malattia della famiglia M di Fausto Paravidino
Migliore novità straniera
Bizarra di Rafael Spregelburd (Napoli Teatro Festival Italia e Teatro Bellini – Fondazione Teatro di Napoli)
Dettagli di Lars Norén (Piccolo Teatro di Milano)
Immanuel Kant di Thomas Bernhard (Teatro Stabile del Veneto e Teatro Stabile delle Marche)
Migliore spettacolo straniero presentato in Italia
Lipsynch (Robert Lepage, Ex Machina e Théâtre Sans Frontières)
La casa di Bernarda Alba di Federico García Lorca (Lluís Pasqual, Teatre Nacional de Catalunia e Teatro Español de Madrid)
Shakespeares Sonnette di Robert Wilson e Rufus Wainwright (Berliner Ensemble)
Segnalazioni per premi speciali
Punta Corsara, la scena dei ragazzi di Scampia alla riprova di un teatro di apprendimento vissuto assieme alle persone di un territorio difficile, che hanno potuto trovare nelle forme dell’esperienza artistica occasioni di vita ulteriore e strumenti di restauro morale. Un progetto coraggioso, capace di lavorare sul territorio con un respiro nazionale incrementando un ricambio generazionale, sia sul versante artistico che su quello tecnico e organizzativo, di cui il nostro paese ha davvero bisogno.
Kilowatt Festival, attività di sguardi incrociati tra pubblico, artisti e critici in cui è nascosta la forza eversiva di un punto di vista davvero nuovo. Coinvolto in questa gara popolare un gruppo di spettatori ribattezzati “Visionari”, cittadini appassionati ma non esperti, che partecipano alla scelta degli spettacoli e insieme a critici vecchi e nuovissimi si impegnano nella ricerca di un teatro da pensare e costruire.
Roberto Saviano, da “abusivo” del teatro si fa inatteso narrattore che coraggiosamente esce dal suo spazio di solitudine e conquista il pubblico con grazia e talento con il suo monologo La bellezza e l’inferno, mirabile j’accuse contro il cancro della mafia e i mali del mondo.
www.teatroecritica.net